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video marketing strategy

Non fare pubblicità con spot TV, il futuro è il web

Sempre più aziende spostano gli investimenti dagli spot tv ai digital promo video

Lo sapevi che secondo un sondaggio Nielsen il numero di giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni che guardano la tv è sceso del 4% dal 2012? Anche i dati italiani confermano questo trend con un calo della platea tv del 15% negli ultimi tre anni e una crescita di quella digitale dell’11% dal 2014 al 2015.
Una tendenza in continua crescita che ha cominciato a far prendere le contromisure a molte grandi aziende. Sono sempre di più quelle che stanno riassegnando una fetta importante dei budget previsti per il Tv advertising al web video marketing (report AoL 2015). Secondo gli ultimi numeri diffusi da BrightRoll, il 72% delle aziende intervistate sostiene che il video marketing online ha gli stessi effetti, se non migliori, di quello tv.

Tutti i brand lo sanno: la comunicazione passa dal video

Quando si sviluppa un piano marketing è ormai impossibile non prevedere una voce video tra le strategie da mettere in atto.
Gli spot pubblicitari che vediamo in televisione sono ancora oggi il canale privilegiato utilizzato da tutte le grandi aziende per promuovere il proprio prodotto. Perché? I dati parlano chiaro: un video ben confezionato rimane lo strumento di comunicazione più efficace, memorabile e penetrante nelle menti dei propri utenti o prospect (clienti potenziali). I contenuti audiovisivi hanno il 70% di probabilità di essere ricordati, rispetto al 20% dei contenuti audio e il 30% delle immagini.
Ma quanto costa trasmettere un promo video in tv? Spesso troppo. Mandare in onda uno spot tv di 15″ durante il TG1 della sera può arrivare a costare più di 65000 euro! Un prezzo proibitivo per molte delle realtà imprenditoriali che spesso ci contattano.

La soluzione. Dalla tv al web

I vantaggi per le aziende sono evidenti, sia da un punto di vista economico che strategico.
Se diamo un occhio al portafogli, è indubbio che gli spot video garantiscono costi di diffusione molto più bassi rispetto alla trasmissione tv. Anche le piccole e medie imprese o le realtà più scettiche possono permettersi di sperimentare le grandi potenzialità che offre il web video marketing. In più online paghi solo quando c’è un’effettiva conversione, cioè un’azione da parte dell’utente, al contrario della tv dove paghi la trasmissione e i tuoi interlocutori rimangono soggetti passivi.
Anche da un punto di vista strategico il web marketing ha caratteristiche uniche. Gli spot tv hanno una portata ampia e raggiungono un numero di persone enorme, ma quante di queste sono realmente interessate a quello che hai da offrire? Online i brand possono rivolgersi direttamente a un pubblico profilato in base ai loro interessi e dati demografici. Chi vede il video è di sicuro potenzialmente interessato alla tua offerta e sarà più propenso all’acquisto.

Le previsioni per il 2016

In un sondaggio di Reelseo ben il 96% delle aziende intervistate usa già i video come parte del loro piano di online marketing e il 73% affema che i web video hanno influenzato positivamente i loro risultati.
Un dato significativo, soprattutto se si considera che una delle sfide più grandi nel mondo del video marketing è proprio il calcolo del ROI (Return on Investment)!
Il 2016 promette di essere un anno di svolta per gli spot web. Dopo Instagram, anche Facebook e Twitter stanno investendo molto sulla promozione di video pubblicati sulle loro piattaforme e stanno lavorando sui supporti per la loro fruizione da parte degli utenti.
La rapidissima ascesa di Facebook come piattaforma di video content dimostra che gli utenti sono sempre più propensi alla fruizione di questi contenuti. I brand devono solo cogliere l’occasione per esplorare questo nuovo canale di comunicazione!

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